La lirica di Cino da Pistoia. Tesi di laurea in filologia romanza (1928)

Copertina La lirica di Cino da PistoiaEdizioni

Prima edizione: Aragno («Passages»), Nota introduttiva di Antonio Ria, Torino 2007.

 

Titolo

Si tratta della pubblicazione della tesi di laurea di Lalla Romano, discussa il 21 novembre 1928, relatore Giulio Bertoni, contro relatori Lionello Venturi e Ferdinando Neri. E’ stata  rintracciata nell’archivio dell’Università di Torino. La scrittrice ne parla diffusamente ne La giovinezza inventata.

Argomento

È un’analisi critica della poesia di Cino da Pistoia, stilnovista lodato da Dante. Lalla Romano ne studia sonetti e ballate, esaminando la tecnica dei suoi versi e dando conto dell’itinerario della critica sulla sua poesia, da Dante a De Sanctis.

Incipit

   Il De Sanctis nel capitolo «Immaginazione e Fantasia in Dante e nei Poeti dello “Stil Nuovo”» dà un giudizio intorno al mondo lirico del «dolce stil nuovo»: «rettorico e artificiale, di bella apparenza ma freddo e astratto nel fondo». Ciò nonostante il critico medesimo riconosce qua e là accenti di poesia commossa: dunque se la condanna colpisce la scuola, qualche possibilità d’arte rimaneva ai cultori. S’impone cioè lo studio del processo artistico.

Antologia della critica 

Quella che i lettori e gli studiosi avranno fra le mani sarà una trascrizione fedele e leggibile della tesi di laurea di Lalla Romano che, a ventidue anni, già denota gusto maturo e senso preciso della bellezza. […] è quella che, d’ora in poi, potremo considerare l’“opera prima” di Lalla Romano non solo a livello cronologico, ma anche per la tessitura del linguaggio della futura narratrice.

 

Antonio Ria

Nota introduttiva, in L. Romano, La lirica di Cino da Pistoia, Aragno, Torino 2007, pp. 19-20