Cronologia della vita e delle opere
1906
Lalla (Graziella) Romano nasce a Demonte (Cuneo) l’11 novembre, da genitori cuneesi, Roberto e Giuseppina Peano, nipote del famoso logico-matematico Giuseppe Peano. Primogenita di altre due sorelle, Silvia e Luciana.
1912-16
Frequenta le scuole elementari a Demonte.
1916-24
Frequenta il ginnasio e il liceo classico «Silvio Pellico» a Cuneo.
1924
Conseguita la maturità classica, si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Ha già iniziato a dipingere: i primi autoritratti sono datati 1923.
1925-28
Frequenta lo studio del pittore Giovanni Guarlotti e compie numerosi viaggi a Parigi. Incontra Sborowsky, Menzio, Severini.
A Torino è compagna d’università di Cesare Pavese; conosce Mario Soldati, Arnaldo Momigliano, Carlo Dionisotti; stringe amicizia con Franco Antonicelli e Giovanni Ermiglia.
1928
Si laurea in Lettere, con una tesi su Cino da Pistoia. Su consiglio di Lionello Venturi, entra nella scuola di pittura di Felice Casorati, dove incontra – fra gli altri – Daphne Maughan, Nella Marchesini, Paola Levi Montalcini, Giorgina Lattes.
1929
In estate, viaggio premio a Debrecen, in Ungheria, per un corso intensivo di ungherese (che aveva già studiato a Torino) presso la locale Università.
Da settembre insegna Italiano e Storia alle Magistrali di Cuneo; continua a frequentare la scuola di Casorati a Torino ed espone alcuni quadri in una mostra collettiva.
1930
Insegna Storia dell’arte al liceo di Cuneo.
Partecipa a varie mostre collettive a Torino.
Su invito di Lionello Venturi, scrive per «L’Arte» un saggio su La scuola di Casorati. Scrive anche racconti, fra cui Le cronache della sartoria, pubblicati nel 1975 ne La villeggiante.
Diventa direttrice della Biblioteca Civica di Cuneo: compila il catalogo degli Incunaboli.
1932
Sposa a Cuneo Innocenzo Monti, futuro presidente della Banca Commerciale Italiana.
1933
Nasce l’unico figlio Pietro, detto Piero.
1935
A Torino insegna Lettere all’istituto Magistrale «Regina Margherita» e poi al ginnasio-liceo «Cavour».
1937
Continua a dipingere e ad esporre: una «personale» a Palazzo Lascaris di Torino e altre mostre collettive a Cuneo, Napoli e Milano. Conosce Ardengo Soffici e lo frequenta a Forte dei Marmi.
1938-40
Su invito di Soffici, scrive tre racconti sulla vita degli artisti e sul mondo dell’arte a Torino (Una cena di artisti, Visita al collezionista, Inaugurazione di una «personale»), pubblicati nel 1993 in Lalla Romano pittrice. Continua a esporre, partecipando a varie mostre collettive. Scrive altri racconti, fra cui L’aria di Roma, pubblicati ne La villeggiante.
1941
Pubblica la raccolta di poesie Fiore.
Partecipa a mostre collettive a Milano e Torino.
1943
Durante la guerra si rifugia a Cuneo col figlio presso i genitori, continuando a insegnare a Torino; l’anno dopo viene trasferita all’Istituto Tecnico di Cuneo. Amica di Dante Livio Bianco, aderisce al Partito d’Azione e partecipa alla Resistenza come incaricata dei «Gruppi di difesa della donna» (poi U.D.I.).
1944
Su invito di Cesare Pavese, traduce i Trois contes di Flaubert, avvenimento decisivo per il suo passaggio dalla pittura alla scrittura.
1945
Cura la traduzione e una scelta del Journal di Delacroix.
Tiene a Cuneo una mostra «personale».
Scrive il racconto Pomeriggio sul fiume, pubblicato poi ne La villeggiante.
1946
Con altri artisti partecipa a Cuneo a una mostra a favore del Partito d’Azione. Ritorna a Torino, dove vive col figlio. Matura l’abbandono dell’attività pittorica.
Scrive d’arte su «Agorà» e per due anni «recensisce» le mostre di pittura di Torino per «Il Mondo» (poi «Il Mondo Europeo») di Firenze: lavoro critico incoraggiato anche da Eugenio Montale. Questi articoli sono ripubblicati in Lalla Romano pittrice.
1947
Si trasferisce a Milano con il marito. Insegna alla scuola media «Arconati» fino al 1959.
Scrive il racconto Il congresso, pubblicato ne La villeggiante. Inizia a collaborare, con pezzi critici e narrativi, alle riviste «La Rassegna d’Italia», «Il Verri», «La Fiera letteraria», «Il Caffè», «L’Approdo», «Paragone», «Nuovi Argomenti». Frequenta Montale, Bacchelli, Solmi, Sereni, Bo, Vittorini, Paci, Rognoni. Ha contatti con Anna Banti, Pietro Citati, Elsa Morante. Proseguono i rapporti con la casa editrice Einaudi, in particolare con lo stesso editore Giulio Einaudi, con Cesare Pavese, Natalia Ginzburg, Italo Calvino, Giulio Bollati.
1948
Scrive il racconto La Signora, pubblicato poi ne La villeggiante.
1951
Con Le metamorfosi inizia la lunga serie di opere in prosa. Vittorini lo inserisce come secondo testo nella sua collana «I gettoni» e ne scrive la presentazione.
1953
Pubblica Maria.
1954
Vince a Lugano il Premio Internazionale Veillon per Maria. Pubblica la traduzione del romanzo di Béatrix Beck, Léon Morin, prêtre.
1955
Pubblica la raccolta di poesie L’Autunno.
1957
Pubblica il romanzo Tetto Murato e vince il Primo Premio Pavese riservato agli inediti.
1960
Pubblica Diario di Grecia.
1961
Pubblica il romanzo L’uomo che parlava solo.
1964
Pubblica il romanzo La penombra che abbiamo attraversato. Vince il Premio dei Librai milanesi.
1967
Pubblica una nuova edizione – rinnovata nella struttura e con un saggio sul sogno – de Le metamorfosi, con cui nel 1968 vince il Premio Soroptimist.
1969
Pubblica Le parole tra noi leggere, con cui vince il Premio Strega.
1970
Nasce l’unico nipote, Emiliano, figlio di Piero che sarà protagonista de L’ospite (1973) e di Inseparabile (1981).
Esce in Giappone la traduzione de Le parole tra noi leggere.
1971
Pubblica il saggio Didone ritrovata come introduzione al libro IV dell’Eneide di Virgilio, curato da Lidia Storoni Mazzolani.
1973
Pubblica L’ospite, che ha per protagonista il nipote Emiliano, nato nel 1970.
Inizia la collaborazione al quotidiano «Il Giorno» di Milano con racconti di viaggio, recensioni di libri e di mostre: prose poi raccolte – insieme a molte altre – nel volume Un sogno del Nord (1989).
1974
Pubblica una edizione più ampia del Diario di Grecia e le poesie Giovane è il tempo, con cui vince a Napoli il Premio Sebeto. Questa raccolta comprende poesie – alcune con varianti – tratte da Fiore, L’Autunno e altre inedite.
1975
Pubblica Lettura di un’immagine, forma nuova di romanzo, con le fotografie scattate dal padre a Demonte e un breve commento per ogni foto.
1976
Viene eletta consigliere al Comune di Milano, come indipendente nelle liste del Pci (si dimetterà l’anno dopo).
1978
Pubblica la seconda parte de La villeggiante col titolo Pralève.
1979
Pubblica Una giovinezza inventata, «romanzo di formazione» e il libro di fiabe Lo stregone.
Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri le viene assegnata la «Penna d’Oro», e dal sindaco di Milano riceve la medaglia d’oro di Benemerenza Civica.
1981
Pubblica Inseparabile, romanzo con protagonista ancora il nipote Emiliano.
1982
Inizia la collaborazione al «Corriere della Sera» con articoli, racconti brevi, recensioni.
1984
Nella collana einaudiana «Scrittori tradotti da scrittori» pubblica la traduzione de L’éducation sentimentale di Flaubert, con una Nota.
Il 1º ottobre muore il marito Innocenzo.
1986
Pubblica La treccia di Tatiana, libro-commento a fotografie di Antonio Ria, e Romanzo di figure, nuova edizione rinnovata – soprattutto dal punto di vista fotografico – di Lettura di un’immagine: con questo libro vince il Premio Castellammare del Golfo. Il ritrovamento delle lastre fotografiche del padre di Lalla, Roberto, offre l’occasione per allestire la mostra «Romanzo di figure: dall’album fotografico di Lalla Romano», curata da Antonio Ria, presso la Galleria «Il Diaframma» di Milano: la mostra sarà esposta in altre città italiane e all’estero.
Le viene conferito il Premio Circolo della Stampa di Torino.
Esce una nuova edizione di Inseparabile.
1987
Pubblica Nei mari estremi, Premio Grinzane Cavour 1988.
Inizia in Francia la pubblicazione di molti suoi libri (edizioni Denoël e La Différence).
1988
Inizia a collaborare al «Giornale» di Milano.
Viene pubblicata la traduzione in lingua tedesca di Tetto Murato.
1989
Pubblica Un sogno del Nord, raccolta di prose brevi e saggi, con cui vince il Premio Procida-Isola d’Arturo/Elsa Morante.
1990
Inizia la collaborazione a «Panorama».
1991
Esce il primo volume delle Opere, curato da Cesare Segre, che scrive un lungo saggio critico di introduzione. Pubblica anche Le lune di Hvar.
Scrive i testi per il volume Terre di Lucchesia, con fotografie di Max Nobile.
1992
Pubblica il secondo volume delle Opere e Un caso di coscienza. Viene ristampata la raccolta di poesie Giovane è il tempo, con prefazione di Cesare Segre.
In Francia (Éditions de la Différence) viene pubblicata la traduzione di L’uomo che parlava solo, La penombra che abbiamo attraversato e Una giovinezza inventata.
1993
Il 14 febbraio, con decreto del ministro dell’Educazione e della Cultura Jack Lang, viene nominata dal Governo francese «Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres».
In autunno, presso il Circolo degli Artisti di Torino, l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte organizza una grande mostra antologica delle sue opere pittoriche, curata da Mirella Bandini. Per l’occasione viene pubblicato il volume Lalla Romano pittrice, a cura di Antonio Ria.
1994
Pubblica una nuova edizione di Una giovinezza inventata, curata da Giovanni Tesio, e del Diario di Delacroix. Riprende la collaborazione al «Corriere della Sera», interrotta nel 1987.
In giugno-ottobre, presso il Palazzo della Regione, il Comune di Milano promuove la mostra «Omaggio a Lalla Romano. Pittura, disegni, manoscritti, documenti», curata da Paolo Fossati e Antonio Ria: per l’occasione viene pubblicato il volume Lalla Romano. Disegni, a cura di Antonio Ria. La mostra, rinnovata e arricchita, viene poi esposta nel Castello Malatestiano di Longiano (Forlì), promossa dalla Fondazione Tito Balestra (novembre-febbraio ’95).
Nuova edizione di Nei mari estremi e La penombra che abbiamo attraversato.
In settembre si svolge a Milano un convegno di due giornate «Intorno a Lalla Romano: scrittura e pittura», che vede raccolti per la prima volta studiosi di letteratura, critici e storici dell’arte per una valutazione complessiva della sua opera artistica. Riceve i Premi Grinzane Cavour-Terre del Piemonte e Gandovere-Franciacorta.
In Francia vengono tradotti Giovane è il tempo (ed. Orphée / La Différence) e Tetto Murato (Le silence partagé, ed. Gallimard / L’Arpenteur).
1995
Pubblica una nuova edizione di Maria. Esce Ho sognato l’Ospedale. Il progetto di traduzione di Maria presso Gallimard ottiene il Premio edizione Donna. Nuove edizioni di L’uomo che parlava solo e Una giovinezza inventata.
A Brescia, promossa dagli Assessorati alla Cultura della Provincia e del Comune, nuova mostra delle opere pittoriche (curata da Francesco Porzio e Antonio Ria), arricchita di recenti ritrovamenti e dal volume Lalla Romano. L’esercizio della pittura, a cura di Antonio Ria.
Scrive i testi per il volume Sguardi, a commento delle fotografie di Vincenzo Cottinelli.
Con decreto del 15 dicembre il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro le conferisce l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine «Al Merito della Repubblica Italiana».
1996
In gennaio-marzo nuova esposizione delle opere pittoriche a San Gimignano (Siena) presso il Centro di Studi sul Classicismo: «Pittura, disegni, autografi», a cura di Roberto Cardini, Patrizia La Porta e Antonio Ria.
Scrive il testo per il volume fotografico Robert Doisneau.
Pubblica una nuova edizione de Le parole tra noi leggère.
In settembre-novembre nuova mostra, curata da Antonio Ria e Giovanni Tesio, di opere pittoriche, manoscritti e documenti nel Castello di Costigliole d’Asti, promossa dal Premio Grinzane Cavour e dalla Regione Piemonte in occasione del novantesimo compleanno della scrittrice. Pubblica una nuova edizione di Nei mari estremi. Esce il volume Intorno a Lalla Romano. Saggi critici e testimonianze, a cura di Antonio Ria (Mondadori), che raccoglie gli atti del convegno del 1994 e altri testi sulla sua pittura, la poesia e la narrativa.
Le viene conferito il Premio internazionale Unione Latina per l’insieme della sua opera.
1997
Esce il volume Conversazione con Lalla Romano. La responsabilità della scrittura, a cura di Paola Gaglianone e Antonio Ria (Òmicron). In Francia vengono pubblicate le traduzioni di Inseparabile (La Différence) e di Maria (Gallimard / L’Arpenteur).
Pubblica Nuovo romanzo di figure (nuova edizione del volume dell’86, con una seconda parte inedita), e il breve romanzo In vacanza col buon samaritano.
1998
Pubblica L’eterno presente. Conversazione con Antonio Ria. In aprile-maggio nuova esposizione delle opere a Vicenza (Basilica Palladiana e Chiesa di San Giacomo) con la mostra «Omaggio a Lalla Romano. I manoscritti, i disegni e i dipinti», a cura di Luca Massimo Barbero e Antonio Ria.
Escono in Inghilterra la traduzione di La penombra che abbiamo attraversato (The Penumbra), a cura di Siân Williams, nelle edizioni Quartet Books Limited, e in Francia la traduzione di Nei mari estremi (Tout au bout de la mer), curata da Jacqueline Risset per Hachette Littératures.
Riceve il Premio Palazzo al Bosco per il romanzo In vacanza col buon samaritano.
Pubblica una nuova edizione di Tetto Murato.
1999
Pubblica il romanzo Dall’ombra e nuove edizioni di L’uomo che parlava solo e di Inseparabile. In ottobre-novembre nuova esposizione delle opere nel Serrone della Villa Reale di Monza con la mostra «Lalla Romano: poesia del segno. Dipinti, disegni, documenti», curata da Antonio Ria con la collaborazione di Carlo Bo e Roberto Cassanelli.
2000
Esce una nuova edizione della traduzione dei Tre racconti di Flaubert nella collana einaudiana «Scrittori tradotti da scrittori», con una Nota del traduttore. Pubblica Ritorno a Ponte Stura, nuovo «album» con fotografie appena ritrovate di Roberto Romano e brevi racconti di commento della scrittrice, curato da Antonio Ria e con un saggio di Roberto Cassanelli.
In settembre-ottobre nuova mostra «L’ora del tempo: Lalla Romano a Cuneo. Dipinti, disegni, documenti», curata da Antonio Ria ed esposta nel Museo Civico di Cuneo in occasione della Festa Europea degli Autori, di cui la scrittrice è ospite d’onore.
Viene pubblicata una nuova edizione dell’Ospite e di Nei mari estremi.
2001
Con decreto del 21 febbraio il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le conferisce il Diploma di Medaglia d’oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte.
In marzo-aprile presso il Cassero medievale di Prato, nuova edizione della mostra «Romanzo di figure: dall’album di famiglia di Lalla Romano. Fotografie di Roberto Romano», curata da Antonio Ria e organizzata dal Comune di Prato e dall’Archivio Fotografico Toscano.
A cura di Cesare Segre vengono pubblicate le Poesie, compendio dei tre volumi di poesie editi a partire dal 1941, cui si aggiungono alcune «Poesie disperse».
Il 26 giugno muore a Milano, dopo una lunga malattia.
In luglio-settembre, al Castello San Giorgio della Spezia, nella mostra «Ligustica Linea: omaggio a Lalla Romano», a cura di Giovanna Riu, vengono esposti i suoi autoritratti, insieme ad opere figurative di sette artiste che si sono ispirate alla sua opera letteraria (catalogo).
In settembre a Roma, presso la Casa delle Letterature, vengono esposti alcuni suoi quadri nella mostra «Omaggio a Lalla Romano: Romanzo di figure. Fotografie di Roberto Romano (1870-1947)», a cura di Danilo D’Anna, Antonio Ria e Caterina Savarese (catalogo).
In settembre inizia un programma espositivo – ideato e curato da Antonio Ria – di tutta la sua opera pittorica, dipinti e disegni editi e inediti: «Paesaggi piemontesi», a Torino presso la Galleria Giampiero Biasutti; «Ritratti, figure e nudi. 1921-1960», ad Acqui Terme presso la Galleria Bottega d’Arte Repetto & Massucco (ottobre-novembre); «Nature morte e fiori. 1928-1999», a Milano presso la Compagnia del Disegno (gennaio-marzo 2002). Le mostre sono accompagnate da volumi monografici, curati da Antonio Ria, con testi di Ernesto Ferrero, Nico Orengo, Gianfranco Ravasi, Giovanni Tesio e Marco Vallora.
Il 2 novembre, con una pubblica cerimonia, il suo nome viene inserito nella lapide dei Cittadini illustri di Milano presso il Famedio del Cimitero Monumentale.
In dicembre vengono pubblicate in una plaquette Einaudi le Poesie per il Sig. E. Montale seguite da Parole ultime, a cura di Antonio Ria.
2002
In giugno, in occasione del primo anniversario della sua scomparsa, vengono pubblicate le Poesie (forse) utili, corredate da una ventina di disegni inediti, a cura di Antonio Ria e con un testo di Carlo Ossola.
In autunno, a Ferrara presso la Galleria Tortora, mostra antologica di dipinti e disegni. Da novembre a gennaio, una ventina di opere pittoriche sono esposte alle Scuderie Aldobrandini per l’Arte di Frascati, nell’ambito della mostra collettiva «Abitare l’immagine. Buzzati, Hesse, Levi, Montale, Pasolini, Romano, Testori» (catalogo Campisano Editore). Fra dicembre e gennaio sono in mostra a Chiasso, Galleria Mosaico, «Venti disegni inediti 1938-1960»; il catalogo, curato da Antonio Ria, comprende un testo di Giuseppe Curonici.
2003
Lo scrittore italo-americano Joseph Tusiani, autore di importanti traduzioni in inglese dei maggiori poeti italiani, traduce L’Autunno. L’edizione con testo a fronte – pubblicata dal Centro Documentazione Leonardo Sciascia / Archivio del Novecento, a cura di Antonio Motta – viene presentata in giugno a Milano, in occasione del secondo anniversario della morte di Lalla Romano.
In settembre pubblicazione del volume Diario di Grecia. Le lune di Hvar e altri racconti di viaggio (Einaudi Tascabili, a cura di Antonio Ria). Sempre in settembre vengono pubblicate alcune poesie inedite e vari disegni nel volume Collina d’Oro. Antologia di poesie, a cura di Antonio Ria (Edizioni Le Ricerche).
2004
In marzo la casa editrice Abscondita pubblica una nuova edizione del Diario. 1822-1863 di Eugène Delacroix, curato e tradotto da Lalla Romano.
In maggio viene pubblicato a Locarno dalle Edizioni Le Ricerche il libro del fotografo Alessandro Vicario Paesaggi d’assenza. Sulle tracce di Lalla Romano, a cura di Antonio Ria, con un testo di Roberto Signorini: una ricognizione fotografica sulla casa di Lalla Romano conservata intatta anche nel suo arredo.
2005
In febbraio il Ministero per i Beni e le Attività Culturali / Soprintendeza Archivistica per la Lombardia dichiara l’archivio di Lalla Romano «di interesse storico particolarmente importante».
2006
Esce postumo per Einaudi Diario ultimo, a cura di Antonio Ria: pensieri, poesie, aforismi, quintessenza della sua poetica.
2007
Ancora a cura di Antonio Ria, Philobiblon pubblica una raccolta di versi per lo più inediti, accompagnati da disegni, Poesie per Giovanni, amico di gioventù della scrittrice. Nello stesso anno viene anche data alle stampe da Aragno la tesi di laurea in Filologia romanza, La lirica di Cino da Pistoia, che Lalla Romano aveva discusso nel 1928.
2008
L’editore Liaison pubblica Vetan, racconto degli ultimi soggiorni dell’autrice in Valle d’Aosta, con un testo di Paolo Di Paolo.
In febbraio-marzo importante celebrazione a Roma – «Lalla Romano, un secolo» – promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali in collaborazione con la Regione Piemonte e il Comitato Nazionale. Essa si compone di un insieme di mostre in vari luoghi della capitale, accompagnate da quattro cataloghi, fra cui La probità dell’arte, edito da Aragno, con introduzione e scelta delle opere di Maurizio Calvesi; e da una giornata di studio, con interventi e testimonianze di Andrea Cortellessa, Paolo Di Paolo, Giulio Ferroni, Rosetta Loy, Elio Pecora, Laura Pugno, Carola Susani e Chiara Valerio.
In aprile-maggio, a Piacenza, il Liceo-ginnasio statale «Melchiorre Gioia» e l’Associazione Amici di Lalla Romano organizzano altre rassegne in alcuni luoghi della città, fra cui la Biblioteca comunale Passerini Landi e la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, che pubblica il catalogo Il silenzio tra noi leggero. Lalla Romano in pittura, scrittura, fotografia, a cura di Antonio Ria, con testi di Stefano Fugazza, Gabriele Dadati, Goffredo Fofi e Alessandro De Poli.
Fra giugno e ottobre il Comune di Milano propone una serie di eventi sotto il titolo «Milano per Lalla Romano», fra cui una mostra sui rapporti fra Lalla Romano e Cesare Pavese alla Biblioteca Nazionale Braidense e gli «Incontri in giardino», a cura di Giovanni Tesio.
In ottobre si inaugura a Demonte (Cuneo), presso Palazzo Borelli, lo Spazio Lalla Romano: diretto da Giovanni Tesio, esso ospita – fra l’altro – una mostra permanente di paesaggi, ritratti e nature morte. Nell’occasione, in edizione anastatica limitata, viene pubblicato il Primo racconto su Demonte della scrittrice.
2009
In agosto-novembre, a conclusione delle celebrazioni del centenario della nascita, la Regione Autonoma Valle d’Aosta promuove varie iniziative, tra cui l’esposizione e il catalogo Skira Lalla Romano e la Valle d’Aosta, a cura di Martina Corgnati e Antonio Ria.
In settembre-ottobre, presso lo Spazio Lalla Romano di Demonte, Giovanni Tesio cura l’iniziativa «Per incontrare Lalla», con la partecipazione degli scrittori Margherita Oggero, Bruno Gambarotta e Andrea Bajani.
2010
In giungo-luglio il Comune di Orta San Giulio realizza la mostra e il catalogo Il cibo nell’opera pittorica di Lalla Romano, a cura di Antonio Ria.
Fra settembre e ottobre lo Spazio Lalla Romano di Demonte organizza il nuovo ciclo di conferenze «Scrittori che leggono Lalla Romano», curato da Giovanni Tesio, con Gianluca Favetto, Paolo Giordano e Roberto Mussapi.
2011
Nel decimo anniversario della scomparsa della scrittrice l’Associazione Amici di Lalla Romano organizza due cicli di incontri in collaborazione col Comune di Milano: in febbraio, «”L’eternità in un istante”. Lalla Romano e il cinema»; in marzo-aprile, la rassegna «Scritture al femminile», curata da Anna De Simone.
Anche presso lo Spazio Lalla Romano di Demonte si svolgono varie manifestazioni, curate da Giovanni Tesio, con la partecipazione – fra gli altri – delle scrittrici Roberta Dapunt, Elena Loewenthal, Alessandro Montrucchio e Paola Mastrocola. Per l’occasione, il Comune di Demonte dedica alla scrittrice una strada (l’allea) del suo paese natale: «”Lea” Lalla Romano», di cui si parla più volte nel romanzo La penombra che abbiamo attraversato.
2012
Viene pubblicato il numero monografico della rivista «Il Giannone» Le verità della memoria. Omaggio a Lalla Romano (1906-2001), a cura di Giuliana Nuvoli e Antonio Ria, con testi inediti della scrittrice (fra cui «L’età dell’innocenza». La fotografia come scrittura); i carteggi con Cesare Pavese, Anna Banti, Elsa Morante, Mario Soldati e Andrea Zanzotto; testimonianze di scrittori; saggi critici di Giulio Ferroni, Giovanni Tesio, Paolo Di Paolo, Martina Corgnati, Luca Scarlini e altri; con una sezione dedicata all’“avventura” della traduzione francese di Nei mari estremi (Tout au bout de la mer, Hachette Littérature 1998) ad opera di Jacqueline Risset, di cui viene tradotta in italiano la sua Prefazione, che Lalla Romano aveva commentato nella Premessa all’edizione Einaudi Tascabili del 2000.
In giugno viene attivato il sito www.lallaromano.it, curato da Antonio Ria, con una ricca documentazione bio-bibliografica e aggiornamento continuo sulle varie attività concernenti l’opera di Lalla Romano.
A. R.